domenica 27 dicembre 2009

Razzismo milionario



Sono due volti nuovi della serie A, uno vincente, l’altro, soprattutto nell’ultimo periodo, perdente. Non ricoprono certo ruoli di secondo piano e il loro accento straniero ne ingarbuglia il carattere di ferro che vorrebbero mostrare di fronte alle telecamere nostrane, ogni maledetta domenica. Stiamo parlando di José Mário dos Santos Félix Mourinho, mister della capolista Inter, e Jean-Claude Blanc, presidente, amministratore delegato e direttore generale della Juventus targata John Elkann. Alla faccia di chi vuole l’Italia un paese chiuso nei confronti degli stranieri, i nostri maggiori club hanno pescato fuori i confini del Bel Paese due fior di professionisti. Cosa accomuna il portoghese e il francese oltre il 1963, anno della loro data di nascita? Ben poco altro, oltre il calcio e, s’intende, l’Italia. Ed proprio sul nostro paese che i due volti più rappresentativi di Inter e Juventus si sono pronunciati in un paio d’interviste rilasciate nei propri rispettivi paesi.

Josè il conquistador, vincitore di 5 titoli nelle ultime 6 stagioni in 3 paesi diversi, ha rilasciato dichiarazioni scottanti sul suo rapporto con il calcio nostrano al quotidiano portoghese Publico , cogliendo l’occasione per criticare alcuni provvedimenti disciplinari nei suoi confronti : “"Le mie quattro espulsioni? Io vedo nelle panchine accanto alle mie comportamenti che non sono affatto paragonabili ai miei. Sono l'unico tecnico straniero, perchè Leonardo è più italiano che brasiliano. E' una vita difficile, sissignore...". Nell’intervista è riportata un’indiscrezione di Repubblica riguardante la fine dell’amore tra lo Special One e l’Italia. Mou, invece di buttare acqua sul fuoco, ha rincarato la dose: “Come può finire se non c'è mai stato?”. Ma c’è qualcosa che apprezza del nostro paese?: “Mi piace lavorare qui, mi piacciono gli interisti e mi piacciono le cose difficili. Da questo punto di vista sto bene”. Insomma l’Italia è solo una sfida come un’altra per il tecnico nerazzurro che, guarda caso, ama solo i propri supporters. Il cronista del Publico ha sottolineato come Mourinho non si sia voluto esprimere sul rapporto con il presidente Moratti e su tematiche nerazzurre come il prossimo mercato di gennaio. Paradossalmente, Mou ha riservato le uniche parole al miele ai prossimi avversari dell’Inter negli ottavi di finale di Champions League, gli inglesi del Chelsea: “Tornerò a Stamford Bridge prima della sfida di Champions per vedere una gara: non voglio tornare la prima volta per giocare. Negli ottavi voglia essere freddo, ma so che non sarà facile. E' stata una storia bellissima, non posso dimenticare che giocherò contro i miei amici”.

Se il pluripremiato tecnico di Setubal ammette di non amare il nostro paese, Jean-Claude Blanc non sembra andarci pazzo. Proprio come Mourinho, il presidente uno-e-trino dei bianconeri è tornato nel suo paese natio per passare un sereno Natale e, un po’ come il rivale nerazzurro, non ha perso occasione di lanciare qualche frecciata verso l’ambiente sportivo italiano, stoccate riportate fedelmente dal quotidiano francese Le Monde. La Juventus si sa, sta attraversando un momento non proprio idilliaco, e la cattiva pubblicità di cui sta godendo l’uomo di fiducia della famiglia Elkann ha un motivo ben preciso: “Non ho molti amici tra i giornalisti in Italia- ha rivelato il dirigente bianconero- bisogna passare sopra le critiche a accettare i colpi che arrivano. Non cambierò rotta, ci riusciremo, continuo sul cammino tracciato. Saremo il primo club italiano proprietario di uno stadio, vedremo se gli altri ci riusciranno. Secondo me quello che dà maggiore fastidio è il fatto che un francese sia arrivato a fare ciò”. Insomma le critiche piovute addosso alla dirigenza juventina non sono dovute all’eliminazione patita nel primo turno di Champions League (ndr: non accadeva da 9 anni) oppure dal campionato mediocre che ha portato la Juventus ad una distanza siderale dall’Inter, ma dall’invidia del mirabile lavoro svolto fin ora dallo stesso Blanc, mente francese e quindi “disprezzabile” dalla carta stampata.

Purtroppo per i tifosi juventini Blanc ha continuato l’intervista, rivelando i primi contatti lavorativi con la famiglia Elkann: “Era il 31 dicembre del 2004, a Marrakech ho incontrato John Elkann. Abbiamo parlato di sport e dei valori sportivi e tre mesi più tardi al Cafè de Flore di Parigi mi ha chiesto di far parte della Juventus. Come dire no? Elkann ha scelto me per creare una rottura con il passato”. Dichiarazioni che alimentano le teorie di una parte della tifoseria bianconera, che crede in una cospirazione creata ad arte da parte della proprietà bianconera per sbarazzarsi di Luciano Moggi ed Antonio Giraudo. La conclusione dell’intervista suggerisce invece un istinto sadomasochista da parte di Blanc che, gonfiando il petto, ha detto: “Le più belle storie dello sport sono i ritorni: come quello di Mohamed Ali contro George Foreman nel 1974 a Kinshasa. Per noi la serie B è stata una straordinaria avventura. Ogni volta le squadre che ci affrontavano giocavano la partita della vita. Questa avventura vincente ci ha restituito la simpatia che avevamo perso. Ne siamo usciti con maggiore umanità”. Insomma, quello che per molti tifosi juventini e non risulta essere un’onta indelebile sullo stemma della Juventus F.C., Blanc la considera un vero e proprio fiore all’occhiello della centenaria storia bianconera.

Adesso arriveranno le smentite del caso, come spesso accade dopo aver rilasciato un’intervista galeotta in lidi lontani da quelli italiani. Quello che però colpisce è come sia Mourinho che Blanc, chiamati dalle rispettive società per trascinare i propri progetti sportivi ancora più in alto, risentano di un’aria di diffidenza nei loro confronti causata dalla loro origine straniera. Forse Mourinho e Blanc volevano far intendere altro ai propri concittadini…che Inter e Juventus paghino i due poveri professionisti “al nero”? O ancora, che non siano proprio pagati? Ad occhio e croce, facendo una rapida ricerca sul web, non è proprio così. Blanc quest’anno ha incrementato il proprio stipendio annuale di “appena” 500 mila ero, raggiungendo la cifra di 2,7 milioni di euro (fonte Sole24ore) mentre lo Special One fa la fame con uno stipendio annuale “poco” remunerativo che ammonta a circa 11,8 milioni di euro ( fonte The Sun). Vergognati Italia! E cosi’ che accogli nel tuo grembo materno due poveri trovatelli? Che se ne vadano,dunque, sia il conquistador portoghese che il moschettiere francese, là dove qualcuno li possa ripagare a dovere del loro faticoso mestiere!

Approfondisci!

L'intevista originale di Mourinho

L'intervista originale di Blanc

Il Sole24ore su Blanc

The Sun su Mourinho



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