giovedì 24 dicembre 2009

Intervista al Campionato




In esclusiva per Serie A *Beep* pubblico un’intervista al Campionato di Seria A. Ringrazio il giornalista di Repubblica Gianni Mura per avermi fornito il suo “contatto telefonico” (ndr: grazie Gianni :) )

Buongiorno signor Campionato, innanzitutto colgo l’occasione di farle gli auguri di un Buon Natale…

Grazie, altrettanto.

Allora, come sono stati questi primi 5 mesi di lavoro?

Sono stati davvero impegnativi, ma questo si sapeva già. In mezzo alla classifica le squadre se le sono date di santa ragione mentre al vertice, per tenere le prime 3 vicine, è stata un’impresa. Le prime quattro partite dell’anno mi hanno lasciato di stucco, la Juventus prima con 12 punti agguanti su 12.

E poi cos’è successo?

La normalità. Come ho detto ad agosto, l’Inter è 10 spanne in avanti rispetto alle sue concorrenti, se di concorrenti si può ancora parlare.

Di chi è il merito, di chi il demerito?

I colpevoli ci sono e sono anche tanti, ma è troppo presto per sbandierarli ai quattro venti. L’Inter viene da 3,5 scudetti di fila (lo 0.5 è targato stagione 04-05), non poteva essere che la favorita. I nerazzurri hanno la squadra più forte, sia nei primi 11, sia nei secondi e anche nei terzi: gente come Quaresma e Mancini sarebbero punte di diamante per Milan e Juve, come per tutte le altre squadre di A. Avevo detto a Gianni Mura in agosto che le percentuali per l’Inter di vincere lo scudetto si attestavano sull’80% , fino ad adesso ho avuto ragione io.

Se l’Inter vincesse questo titolo, affiancherebbe il Grande Torino e la Juventus del quinquennio d’oro…

E’ sempre difficile fare dei paragoni, a volte è anche inutile. L’impressione è che mentre le due squadre di Torino avevano dei seri avversari da battere, quest’Inter ha dovuto lottare appena contro la Roma di Spalletti un paio di stagioni fa. Non per sminuire il lavoro ventennale di Moratti e co. ma gli avversari di oggi sono davvero poca roba.

Mi sembra di capire che a lei non piace come stiano andando le cose…

Gli esiti scontati non sono mai piaciuti a nessuno. Se prima di vedere un giallo le svelassero il colpevole già sin dalla prima scena, continuerebbe a guardarlo il film con interesse? Il Lione di Juninho Pernabucano ha vinto per 5 volte di fila il proprio campionato in quello che è celebre è un torneo minore come quello francese, senza avversari credibili. Sta succedendo anche qui in Italia, ma i media non sono interessati a farlo notare. La crisi della Juve sta aprendo gli occhi anche ai più ottimisti: quest’anno è l’ennesima corsa solitaria dell’Inter.

A proposito della Juventus, qual è la rotella che non funziona?

E’ l’ingranaggio che è non regge le rotelle, non il contrario. Ciro Ferrara non è un orologiaio cosi’ come non è un allenatore di calcio. Dare in mano a lui le chiavi di una Ferrari e pretendere di fargli vincere alla prima gara il mondiale piloti è senza senso. Se poi la dirigenza juventina voleva confermare un secondo posto a 10 punti dall’Inter, la scelta è stata azzeccata.

Se fosse Blanc in questo momento, cosa farebbe?

Se fossi lui non saprei cosa fare, perché non sarei un uomo di calcio. Ha dato tutto in mano a Bettega, ma cosa si può fare intervenendo a metà dell’opera? Arrivare secondi? La Juve è abituata a ben altro. Certamente, cercare di evitare altre umiliazioni contro grandi e piccoli potrebbe essere già un passo importante verso il futuro.

Il Milan di Leonardo mangia il panettone senza troppe preoccupazioni.

Leonardo ad agosto si trovava più o meno nella situazione di Ferrara. Aveva perso tutte le partite del pre-campionato e la stagione era cominciata “bene” rimediando un corposo 4-0 dai cugini interisti. Leo ha fatto i conti con se stesso e solo dopo con la squadra. Ne è uscito un Milan competitivo, che può giocarsela contro tutti, anche contro il Real Madrid, come ha dimostrato in Champions. Non era certo facile, senza Kakà e 18.000 abbonati in meno a San Siro. Il Milan, a differenza della Juve, ha speso poco o niente sul mercato. Sono sempre quelli della finale di Manchester del 2003, escludendo Ronaldinho, Borriello e Thiago Silva…

Ha speranze per lo scudetto?

La speranza è sempre l’ultima a morire, ma questa squadra può solo puntare a vincere la partita singola, la continuità è un miraggio, come hanno dimostrato i due match in Champions con lo Zurigo e l’ultimo in casa contro il Palermo. La cosa più strana è che non fa più rumore perdere certe partite, chiaro segnale di un ridimensionamento a livello societario.

Lei si lamenta troppo, escludendo le prime 3 ci sono squadre che hanno mostrato un bel calcio...

La Samp ha fatto due mesi strepitosi, culminati battendo l’Inter. Poi però ha preso 12 palloni tra Juventus, Milan e…Livorno. Il Parma mi piace, è il modello per un calcio sostenibile e spettacolare. Peccato che poi certe realtà durano uno o due stagioni, come l’Udinese di Spalletti che oggi si vede costretta a due punti dal quart’ultimo posto. La Roma dopo qualche partita di rodaggio si è ripresa prepotentemente il quarto posto, e vi rivelo in anticipo che a gennaio ne rifilerà tre a Torino contro i poveri bianconeri di Ferrara. Il Napoli è la vera sorpresa del campionato. Dopo il primo mese sembrava dovesse vedersela male anche per la salvezza, oggi mette paura a Fiorentina e Roma per la corsa alla quarta piazza. Lo vede che poi non mi lamento troppo?

Chi retrocederà?

Il Livorno è stato rivitalizzato da Cosmi, se continua cosi’ la salvezza non è un miraggio, mi ricorda molto la Reggina di Mazzarri. Catania, Bologna e Atalanta le vedo papabili per un posto in B (ndr: che i tifosi facciano gli scongiuri!!)

Adesso le propongo un po’ di domande secche..

Avanti tutta!

Il giocatore che ad oggi è stato il più decisivo in Serie A?

Milito.

La delusione più grande?

Felipe Melo.

La rivelazione?

Zaccardo, nemmeno nella stagione Mondiale giocava cosi’ bene.

Il miglior allenatore?

Faccio due nomi: Mazzarri e Guidolin.

Lo straniero che si è integrato meglio?

Sneijder.

Vuole cogliere l’occasione per fare degli auguri?

Auguri a De Biasi e a Bettega, richiamati dal dimenticatoio per risollevare due bianconere nostrane. Auguri a Mancini, Ancelotti, Capello e al Trap, che mostrino agli inglesi di che pasta, sportiva e non, siamo fatti noi italiani. Auguri ad Ilaria D’amico, che suo figlio possa essere il successore di Caressa e strappare ogni tanto un sorriso a Sconcerti. Auguri a Carlo Genta e Gianni Mura, un paio di giornalisti sportivi che descrivono quel che vedono senza troppi peli sulla lingua. Infine auguri a tutti gli appassionati di calcio, soprattutto a quelli che vorrebbero portare le proprie famiglie negli stadi, senza rischiare la pelle.

Potesse fare un regalo a tutti gli sportivi cosa gli regalerebbe?

Vorrei tornare ad essere bello e vincente. In modo da poter dire, guardandomi allo specchio, “ si, tu sei il Campionato più bello del mondo”.

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