martedì 5 gennaio 2010

Becks e gli altri...riciclare è meglio!



In tempi in cui i problemi ecologici si fanno sempre più pressanti Inter,Milan e Roma hanno voluto dare un segnale forte a tutti i leader mondiali: “Noi ricicliamo!”. Cosi’ si spiegano gli acquisti, in ordine di classifica, di Goran Pandev, David Beckham e Luca Toni. I primi due sono dei veri e propri ritorni nelle due società milanesi. Pandev fu acquistato per pochi spiccioli da Oriali nel 2001 dal Belasica,società macedone in cui l’ex laziale si è fatto le ossa, e poi, dopo aver girovagato in prestito tra La Spezia, Ancona e Lazio, i biancocelesti hanno deciso di acquistarlo a titolo definitivo nel 2006. A 26 anni Goran si è liberato del contratto laziale, rientrando dalla porta principale di Appiano Gentile, diventando immediatamente una pedina fondamentale per il futuro come per l’immediato presente della truppa comandata da Josè Mourinho. Ad occhio e croce, la Lazio ha pagato il "prestito" di Pandev ben 4 mln di euro, svendendolo all’Inter per un pugno di mosche. Tutto merito della politica di Lotito, che di politica ha davvero poco.

Anche Becks è ritornato a Milano, sponda rossonera. Acquistato l’anno passato e indicato dai più solo come un acquisto “mediatico”, l’inglese si è guadagnato la stima di tifosi e compagni dimostrando un’ umiltà e una voglia di lavorare fuori dal comune. Il Beckham dell’anno passato ha dato un’importante contributo al Milan per ritrovare la strada della Coppa Campioni, mentre quello di questa stagione vorrebbe, in ordine, conquistare una convocazione al Mondiale e un tricolore: tutti possono sognare.

Toni ha girato a lungo e in largo per l’Italia ( Da Vicenza a Palermo passando per Firenze) ma non si era mai fermato più di tanto a Roma. Stavolta avrà l’occasione di visitare degnamente il Colosseo e non di sfuggita come accadde nella festa Mondiale del 2006.

Tre giocatori a costo zero fanno sempre piacere è vero, ma chi ha fatto il miglior affare? Come al solito, chi si è mosso meglio sul mercato è stata, anche questa volta, la società del patron Massimo Moratti. Pandev ha 26 anni, il meglio della sua carriera deve ancora venire e il preludio laziale lascia davvero ben sperare. A gennaio avrà la sua occasione d’oro e magari insidiare anche in futuro i più rodati Etoo e Milito.

Beckham e Toni , invece,sono giocatori a fine carriera. L’inglese è all’ultimo giro, probabile un suo ritiro dopo il Mondiale in Sud Africa alla veneranda età di 35 anni. Luca Toni a 32 anni e mezzo vuole sparare le ultime cartucce allo stadio Olimpico, magari riuscendo a far parte in extremis della rosa di Lippi. Il riscatto di Toni è fissato sui 9 milioni di euro, cifra che nessuno spenderebbe per un giocatore che va per i 33. Insomma Becks e Luca vestiranno le maglie di Milan e Roma per appena sei mesi, il tempo di guadagnarsi un biglietto per il Sud Africa. Nel caso ci riuscissero, le squadre di Leonardo e Ranieri avrebbe raggiunto i loro obiettivi: ossia il secondo e il terzo posto in campionato e, perchè no, qualche impresa europea.

Come le due società milanesi, anche la Juventus si è voluta rinforzare con un ex di caratura internazionale. Dopo 5 sconfitte nelle ultime 6 partite era davvero il caso di tornare sul mercato per i bianconeri: un bomber di un certo spessore era libero e quel falco di Alessio Secco non se l’è fatto sfuggire. Dopo un blitz notturno, concordato astutamente con il presidente uno e trino Jean Claud Blanc, Secco ha strappato alla concorrenza di squadre ancora non ben identificate Roberto “ BobbyGol” Bettega. A 60 anni suonati è lui a dover dare una scossa alla squadra bianconera, alla faccia di tutti quelli che avevano accusato la dirigenza bianconera di non capire niente di calcio: hanno comprato un centravanti leggendario. Chi glielo dice a Blanc e co. che Bettega si è ritirato “appena” una trentina d’anni fa? A furia di imitare gli altri ecco cosa succede…

sabato 2 gennaio 2010

Tony il Romano



Non scherzava Van Gaal il dicembre scorso quando, a 7 giorni dalla partita decisiva di Champions contro la Juventus, aveva dichiarato spavaldamente di non puntare più su Luca Toni. Se il Bayern avesse racimolato uno scarno pareggio a Torino, magari Luca starebbe ancora a gustarsi una birra tedesca al freddo di Monaco. Invece eccolo di ritorno in Italia, sorridente dietro la nuova maglia che vestirà almeno per i prossimi 6 mesi( numero 30, come ai tempi di Palermo e Fiorentina). Toni approda a Roma con la formula del prestito oneroso con diritto di riscatto: in soldoni la Roma paga completamente l’ingaggio del calciatore italiano (3.1 milioni di euro al lordo) e nel caso in cui Luca faccia una caterva di gol, i Sensi lo potrebbero riscattare per 9 milioni di euro. A 32 anni e mezzo Toni è chiamato a dimostrare di essere ancora l’armadio che negli ultimi 7 anni l’ha buttata dentro "appena" 135 volte. Dopo Lucio, un altro vecchietto fuori dal comune si accasa nel Bel Paese… ancora un cattivo affare per i tedeschi? Chi è il vero Toni? Quello dei 135 gol nelle ultime 7 stagioni, o lo scaldabagno visto nella Confederation Cup? Ai posteri l’ardua sentenza…