Non sono una Signora.Più che di sconfitta, ieri la Juventus ha assistito ad un vero stupro dei propri colori sociali. Di oro vestita ( con la stessa maglia con cui Alessandro Del Piero aveva raccolto una standing ovation al Santiago Bernabeu appena poco più di un anno fa) la Vecchia Signora è stata vittima di un ignobile 4-1, da parte dalla decima squadra del campionato inglese, la stessa che appena 4 giorni prima ne aveva presi 3 dal Manchester United, segnandone zero. Lontani sono i tempi in cui Alex Ferguson faceva vedere le cassette della squadra di Lippi ai propri giocatori, per fargli capire cosa intendeva dire con l’espressione play hard.
Incubi bavaresi.Oggi la Juventus Football Club è ancora un fulgido esempio per tutta Europa. Da non seguire. Se possono fare male le sconfitte con Palermo, Napoli, Catania, Milan, Roma, Inter, Cagliari e Chievo, quelle con Bayern Monaco e Fulham tracciano ferite ancora più profonde, in mondovisione. In entrambi i match bastava un pareggio per passare, in entrambi la Juventus è passata in vantaggio con un gol di David Trezeguet, in entrambi la squadra bianconera è stata schiacciata ed umiliata, subendo 4 reti che ne hanno dimostrato tutta l’incapacità nel mantenere il vantaggio davanti ad avversari pronti al tutto per tutto. Il Bayern di Van Gaal che si presentò a Torino era una squadra senza anima e rimaneggiata. La Juventus di Ferrara, che veniva dalla vittoria convulsa contro l’Inter, fu capace di darle la forza necessaria per cominciare un percorso trionfale in Europa e in Germania. Il Fulham di Hogdson è una squadra mediocre, che vale ad occhio e croce il miglior Chievo. Si dia il caso, che il miglior Chievo ha bastonato la Juventus.
Porte aperte.Certo è che stupisce come la Juventus regali il risultato più comodo agli avversari. Con il Siena, domenica, ha concesso 3 gol, non ne bastavano 1,2. No, proprio 3. Cosi’ Malesani è riuscito a raggiungere quel punto necessario per la corsa alla salvezza. Il Fulham non aveva bisogno di vincere 2-1, nemmeno 3-1: aveva bisogno del quarto gol. Ecco, la truppa di Zaccheroni gli ha concesso proprio quel golletto in più necessario per passare il turno. Questo vuol dire che la squadra è sempre in balia degli avversari, non sa congelare la partita quando serve: tradotto non sa giocare a calcio.
Svernare in bianconero. Ad ogni modo sarebbe un errore mettere le sconfitte di Ferrara e di Zaccheroni sullo stesso identico piano. Ferrara giocava con la formazione titolare, Zaccheroni si è trovato in dieci e ha dovuto mettere al centro della difesa Grygera- Zebina. A lungo andare, se ti ostini a comprare e a rinnovare contratti a giocatori che oggettivamente farebbero fatica a giocare anche in Serie B, prima o poi ti trovi in queste situazioni. Il filo conduttore tra la sconfitta di Londra e quella di Torino è l’assenza in campo di Chiellini, davvero imprescindibile, e l’opaca ( ad essere molto,molto generosi) prova di Fabio Cannavaro, ormai convinto che svernare in bianconero è la pensione migliore del mondo. Vitto e alloggio sono gratis e ci avanzano anche un paio di milioni di euro extra.Come dargli torto.
Le scelte ‘azzeccate’.Dopo tanti disastri stagionali, ci si comincia a chiedere se a portare una certa sfortuna alla ‘squadra’ non siano proprio i due dirigenti che seguono la Juve da settembre, ossia Secco e Blanc. Coadiuvati quest’anno da ‘Bobby Gol’ Bettega, i due dirigenti juventini ne hanno viste davvero di tutti i colori. Hanno visto Melo perdere attorno i 350 palloni mensili e il suo valore tecnico e di mercato abbassarsi sempre di più, fino a toccare il terreno di Craven Cottage. Ieri è stata la sconfitta della disorganizzazione. Una squadra che è costretta a mettere in porta Chimenti ( 40 anni portati molto,molto male), che in difesa deve schierare Gianni e Pinotto ( Grygera e Zebina), che a centrocampo l’unica alternativa in panchina era quel gigante danese di Poulsen ( fotocopia di Melo e Sissoko) e in attacco invece si offriva ai fotografi un infortunato Iaquinta, non può giocare né in Europa League, né in Coppa Italia, né al trofeo Birra Moretti.
Gli X-files di Vinovo. La rosa della Juventus è decimata dagli infortuni da 3 anni, da quando ci si è spostati a Vinovo per allenarsi. Può essere una coincidenza? Solo sfortuna? Lo staff dei preparatori atletici si è succeduto per 3 volte in 3 anni, i risultati sono costantemente peggiorati, in barba ad improbabili classifiche internazionali che confermano (???) la salute della rosa bianconera. Subito dopo ci sono gli altri problemi. Squadra senza gioco, troppo vecchia, infarcita di nazionali solo per il piacere del buon vecchio Marcello Lippi, che tra una bistecca e l’altra con Blanc ha dato un po’ troppe ‘dritte’ al presidentissimo bianconero.
Progetti per il futuro. Blanc andrebbe chiuso in ufficio a svolgere il suo compitino, ossia quello di portare avanti il progetto del nuovo stadio. I più si auspicano che Secco venga rispedito li’ dove tutto era cominciato, nella stanza delle fotocopie. Se la proprietà non interviene con una decisione forte e meditata, riguardante principalmente l’ organigramma societario, il centenario stemma bianconero della Juventus non sarà più distinguibile da quelli del Siena e del Fulham.